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mercoledì 7 aprile 2010

Mezzogiorno di fuoco…

Tulips La primavera è la mia stagione preferita. La natura si risveglia, l’erbetta assume quel colorito verde smeraldo, tutte le piante del parco iniziano a far sbocciare i loro fiorellini, tua figlia trema al solo pensiero di mettere i piedini nel prato… ( e non ancora capito il perché), le PVP (pacifica vecchina polesana ndr)  iniziano il loro lavoro di giardinaggio selvaggio nel giardinetto di 2m X 2 davanti casa,  facendo scatenare le mie invidie più recondite in modo assurdo. Le odio. Le odio fortissimamente. In quel cacchio di micro giardino che hanno,  riescono a far crescere di tutto. L’Amazzonia in confronto sembra la Savana, quando passi e senti le voci credi ci siano le scimmie parlanti,  invece ti accorgi che tra la magnolia e il ciliegio c’è la PVP che ti saluta tutta contenta e, pure un pò stronza, ti fa notare come siano fiorite le sue piante. Ma vaffan-cuculo, ho visto,  si che le ho viste le tue piante.

PVP: “Il tuo terrazzo è un pò brullo però” .

Io:  “No sa cos’è Signora? I miei vicini di Farmville non me lo vengono a concimare” !

Rivaffan-cuculo!!!!! L’odio mi si blocca quando arrivo davanti casa della PVP ex-maestra elementare, che è anche la mia super favourite della via perché mi regala sempre mazzetti di violette, che nascono SOLO nel suo giardinetto 2X2.

Invidio, così tanto da diventar verde, quei meravigliosi terrazzini, finestre ed angoli verdi che vedo passeggiando. Questi tripudi lussureggianti di giacinti, narcisi, campanelle, peonie, pansé, clizie, ranuncoli e chi più ne ha più ne metta. Avete presente quei meravigliosi balconi montani, con quei vasi che strabordano letteralmente di gerani rossi,  così maestosamente pieni di foglie e fiori manco gli avessero dato come fertilizzante un intero boccione di proteine? 

La cosa che voglio di più in primavera è avere un terrazzo così al che, dopo opere di convincimento scardino Gekko  dai suoi grafici e si va al vivaio.  Due piantine officinali, quattro piantine di peperoncini rossi, rosmarino e… PIANTE GRASSE. Arriva mia mamma (un’altra dal terrazzo iper fiorito)  le mostro orgogliosa cosa abbiamo creato,  lei guarda fuori, guarda me, riguarda fuori e mi fa quello sguardo traditore che dice chiaramente “Oddio ma ti vanti di sta robazza? ( e tra sé e sé fa il gesto del vomito)/ Poverina mia figlia è meglio se la assecondo dicendole che ha un terrazzo bellissimo altrimenti potrebbe avere ripercussioni negative sul suo ego/sei una madre degenere tutte ste piante grasse con una quasi unenne per casa, chiamerei i servizi sociali ma non posso perché sei mia figlia” e se ne esce un “… mmh si bellino” .

Purtroppo, a causa dell’esposizione del mio appartamento per tutto il giorno al sole non posso permettermi altro e tra una cosa e l’altra sul mio terrazzo ci sono sempre e solo piante grasse, piccole/medie/grandi, mangia elettricità statica, cactus, agave, aloe vera, tronchetti della felicità, lingue di suocera… altro che i graziosi terrazzini montani dei miei sogni,  il terrazzo sul lato WEST sembra una mini Death Valley. Temperatura alle 16 di luglio 41 gradi. Mancano le palle di erba secca che rotolano spostate dal vento, i condor li sostituiamo con le gazze ladre, metti un paio di lucertole che si sfidano lanciandosi occhiate bieche… ed ecco arrivare John Wayne che ti chiede in prestito due tre piante. In sottofondo la musica di Mezzogiorno di fuoco e la Piri che passa vestita da cowboy a bordo del suo triciclo!

I love gardening!

mercoledì 17 febbraio 2010

Tentato omicidio in Forla Lane

vecin Quella appena passata può essere considerata la “classica tiepida mattina di metà febbraio", la mattina adatta per uscire a fare due passi.

Preparo la Piri che, dall’accozzaglia di colori che aveva addosso, praticamente tutto il Pantone dei Rosa con qualche tocco d’argento e brillantini, era un serio attacco alla politica delle Pink Stinks girls !!!! Ci incamminiamo per Forla Lane, ci fermiamo a guardare i gatti sopravvissuti a Bigazzi, li salutiamo e facciamo loro gli auguri per la festa del gatto, poi due chiacchere con la vicina e la 14mesenne principessa Sofia; due chiacchere di fa per dire, un’ora e mezza sarebbe più appropriato. Un “ciao ciao” ai vari quadrupedi canini: un paio di Labrador pacifici, un Volpino colpito da una scarica di elettricità statica e un Carlino rabbioso rantolante sull’orlo di un attacco di cuore.  Vedo da lontano una losca figura, suppergiù ci aggiriamo attorno al metro e 45, tonda e pacioccona al punto giusto, fazzoletto in testa, golfino sulle spalle color verde ottanio, gonna coperta da grembiulone floreale, passo veloce nonostante le buche di Forla Lane….  inizio a sudare freddo, la piccola è incurante di quello che sta per capitare, avete capito di chi si tratta? No non è la befana…

“OH NO!!!! Ci stiamo per scontrare con la Pacifica Vecchina Polesana” detta anche in sigla PVP.

Scontro avvenuto.  Quando incroci una PVP e sei munita di passeggino, lo scontro è inevitabile.

Io: “Buongiorno Signora”

PVP: “Ciao cara, oooooooooh vara ki ke bel putin, vara come te si meso ben, te piase ea papa hero?” ( traduzione per gli amici di Palermo Ciao cara, oooooh guarda qua che bel bambino, come sei bello in carne, ti piace la pappa?)

Piri: “ Mamma? Lalalalalal, Maaaam-ma?”

PVP: “ Ke bravo, ke ciacolon” (tr. che bravo, che chiaccherone)

Io: “ Eh in effetti LE piace la pappa, mangia tutto, è di bocca buona”

PVP": “ Si ma i maschieti (leggi con la CH di chihuahua) i magna de pi” (tr.  Si ma i maschietti mangiano di più)

Piri indignata: “ AHHHAHAHHAHAH, MAMMAAAAAA, CACCA, PAPAAAAAAAAAAAAH PRRRRRRR PRRRR” (con boccacce annesse)

Io (che puntualizzo, perchè prima avevo lasciato correre pensando in svista della PVP) : “ E’ una femminuccia, si ricorda? Gliel’avevo detto anche l’altra volta?”

PVP visibilmente poco convinta, incrocia le braccia sulla panza in sostegno della tetta cadente: “ Hennn hero ciò? Ma vaaaa, a jero convinta kel fose un putin, te sà a st’età ki i pare tuti uguaei” (Tr. Seeee davvero? Ero convinta che fosse un bambino, sai a quest’età sono tutti uguali”

La Piri oramai è rabbiosa, incontenibile, lesa nell’orgoglio del suo essere sempre così femminile. Effettivamente al di là del rosa, e al di là del fatto che sono sua mamma,  si vede che è una femminuccia anche quando è vestita con colori diciamo Unisex.

Io, con una mano sulla mia Desert Eagle ad acqua mi trattengo per rispetto della PVP, in quanto PVP e rispondo  cordialmente: “ No signora è una femmina, se avevo un maschio perchè avrei dovuto vestirlo da femmina?”

PVP insistente: “ Mah, mi te digo, par mi i xè tuti uguaei, come fato a dir ke l’è na putina? Beh ti teo sà perchè te si so mama” (Tr. mah, ti dico,  per me son tutti uguali, come fai a dire che è una femmina? Beh te lo sai perchè sei sua mamma)

Io, esausta : “ Si signora è un maschio, si chiama Giulio, le ho fatto uno scherzo,  sa, auspico di farlo entrare nelle Sorelle Marinetti non appena raggiunge la maggiore età”

PVP, soddisfatta: “ Ahahah eo disevo mi” (tr. Ahah lo dicevo io)

 

D’accordo? Si può? Sicuramente avrà avuto una cataratta di 4 cm di spessore!

Quante volte vi è capitato?

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