giovedì 15 aprile 2010

Moms VS. Architecture … ma i problemi sono altri.

Sottotitolo, Ma il senso civico dove sta?

barbie_building L’architettura moderna, per quanto blaterare si faccia su norme e accessibilità a tutti, è ancora un elemento ostile alle mamme. Mamme? Magari fosse solo ostile a noi, girando per le città mi rendo conto che, se io ho difficoltà a muovermi, come possono essere svantaggiati i disabili o gli anziani? Ovviamente prima non me ne rendevo conto, mea culpa, ho iniziato ad aprire gli occhi quando ero in stato mongolfiera con relative difficoltà deambulatorie (avevo le anche praticamente bloccate e, camminavo a pinguino).

Marciapiedi: Il terreno di guerra n.1. Altissimi rispetto la strada, disastrati da buche stile campo minato in ogni dove, radici che sbucano come i biscioni del film Tremors, cacche di cane ogni 2x3, accessi scivolo ovviamente chiusi da idioti che ci parcheggiano sopra e, ultimo i soliti pirla che parcheggiano SUL marciapiede.

Uffici: dovrebbero essere obbligatori gli accessi con gli scivoli, non sempre è così. La mia banca ha l’accesso disabili ovviamente sprovvisto di scivolo. L’ingresso dalla bussola però è stroppo stretto. Io risolvo lasciando il passeggino in auto, ma i disabili non è che possano fare altrettanto.

L’ufficio dove lavoro è situato in un grazioso edificio, privato, stile Liberty in centro città. Ristrutturato di recente (2007) assolutamente non conforme alle necessità dei disabili e mammesche.  Per raggiungere l’ingresso ci sono due alti scalini e non c’è nessuno scivolo, per portare il passeggino al pian terreno devo sfidare la gravità con un koala aggrappato al fianco sinistro, il borsone in bilico su quello destro, in contemporanea devo portare il passeggino e aprire la porta. Raggiunto il vano scale noto che le stesse non sono provviste di striscia antiscivolo o zigrinatura. Opto per l’ascensore, 70 cm x 140, chiusura porte a soffietto. Ci stiamo a pelo in piedi.

Librerie: Il 90% delle librerie ha più piani, scaffali con corridoi  strettissimi, scale su scale, zero ascensori.  Domenica scorsa sono stata alla Feltrinelli di Ferrara rimanendo relegata al pian terreno.  Lo spazio che cercavo per fortuna era al pian terreno. La mia libreria preferita, qui in città, se non altro ha traslocato in un nuovo edificio più grade con ampi spazi e l’ascensore, perciò è un ballar di nozze.

Negozi in generale: Impossibile movercisi a piedi … figuriamoci carrozzati.

La lista di cose che non vanno sarebbe troppo lunga perciò mi fermo con pochi banali spunti.A volte basterebbe così poco per migliorare la qualità della vita agli abitanti delle città, ma la pigrizia (parcheggi) o la superficialità (progettazione) la fanno da padrone.  In primis, quello che possiamo fare tutti è lasciar liberi i parcheggi gialli ai disabili e, rosa alle mamme incinte, lasciar liberi gli accessi scivolo lungo i marciapiedi, mettere un bel tappo al popò del cane o almeno raccoglierne la cacca (che sarebbe anche obbligatorio). Basta poco, ma forse è troppo.

3 commenti:

  1. In sintesi ci vorrebbe buona educazione e senso civico. Si fa prima a chiedere la luna. Come dicevo in un mio post, i Maleducati sono una razza NON in via d'estinzione!

    Io fortunatamente vivo in un piccolo paese, dove almeno il caos marciapiedi è ridotto al minimo. Ma altri problemi ci sono, tipo i negozietti tutti con scalini all'entrata. E le banche??

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  2. Io mi muovevo con la fascia....se maometto non va alla montagna....

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  3. come hai ragione!!!!
    a volte basterebbe veramente poco, pensa a savona tutti i marciapiedi hanno lo scivolo, peccato che a volte le case hanno scale strettissime che non permettono ascensori.
    vita dura, ahimé

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Fammi sapere che ne pensi, lascia il tuo parere, e torna a trovarmi ^___^!!!!

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