Qui da noi c’è una particolare specie faunistica assai pittoresca, il CINGHIO RURALIS (lat. tzenjo tzenjo grejus). Onnivoro bipede, dal mantello multicolore a seconda della stagione, è avvistabile in tutto il territorio polesano. Il Cinghio Ruralis si esprime in polesano stretto, con diversa inflessione di pronuncia a seconda che provenga dall’alto/medio/basso polesine. Le caratteristiche genetiche sono comunque sempre ben distinguibili nonostante le diverse zone di provenienza.
Lo si può avvistare il sabato nei centri commerciali del capoluogo, con il piumaggio da parata, la macchina in assetto Tuning (hobby prediletto dal cinghio ruralis). Gli impianti costano milioni di euro e pompano house a volume 10.000, li senti arrivare da kilometri di distanza. La femmina della specie vive 6 giorni su sette presso il centro estetico del paese, curata all’inverosimile, ha capelli così perfetti da sembrare un parrucchino dei personaggi della Lego. Usa ruminare all’infinito chewing gums, così violentemente da procurarsi, un giorno si e uno no, una lussazione alla mandibola. Porta tacchi altissimi e rumorosissimi, a volte le zampe posteriori vengono rivestite da stivaloni bianchi anche d’inverno.
Girano in branchi di coppie, e quando passano marcano il territorio con colonie e dopobarba, da mal di testa, per far capire ad altri cinghio ruralis che sono passati di li. I maschi hanno capelli ingelatinati che sembrano parrucchini pescati da un mare colpito da disastro ambientale (avete presente i cormorani tutti inzuppati di petrolio?). Le femmine usano ettolitri di profumi che rimangono nell’aria per anni, entrano nei negozi, provano i vestiti e lasciano lo stampo del viso appiccicato alle maglie, tu entri e ti domandi chi sia raffigurato, poi vedi la cinghia e capisci che tra le mani hai una ex-maglia tinta unita!
Entrambi pensano che sia cosa buona e giusta fare 20 minuti di lampade, non i classici 10, sennò “no te te bronsi mina” (tr. non ti abbronzi).
Talvolta, i più giovani, arrivano in mandrie durante il periodo della fiera e si riversano in una radura adibita a parco giostre. Li riconosci. Se l’età media dei frequentatori cittadini varia dai 5 ai 12 anni il cinghio ruralis ritiene opportuno frequentare il Luna Park fino ai 20!
Quando si riproducono danno ai cuccioli nomi improbabili, rigorosamente stranieri, che non importa se di cognome fai Roncon, Soncin, Sattin etc. se conti devi dare il nome straniero allora ecco una sfilza di piccoli, Chevin, Devin, Devis, Denis, Maicol, Gionatan, Giosciua, Suellen, Chetty, Mery, Britni. Rigorosamente scritti come si pronunciano …sicchè uno dice : “mi fai lo spelling?” “ G-I-O-N-A-T-A-N al se scrive come ca te’o disi”.
Da qualche settimana MTV trasmette Jersey Shore, chiacchieratissimo show che mostra 8 cinghio ruralis amerindi detti Guidos e Guidettes ma che se lo traduciamo in DELTA SHORES non cambia assolutamente nulla!!!!
Paese che vai cinghio che trovi! Che cinghio ruralis avete dalle vostre parti?
Simpatico post! Anche qua si sono tipi simili, eh eh. Idem per i nomi, ci sono un sacco di bimbi con nomi stranieri, molto scritti come si pronunciano, con cognomi tipicamente romagnoli...mah!
RispondiEliminamodello Viaggi di Nozze.
RispondiEliminaO Alan o Kevin...x' mi danno l'idea di possenza, Maria è un nome da presepe :))
un bacione e Buona Pasqua!! (passata bene?)
Bhe i cinghio ruralis esistono dappertutto. Ahimè pure qui :-)))
RispondiElimina